Benvenuti a questa breve presentazione sui Disturbi specifici dell'Apprendimento. Esploreremo definizioni, caratteristiche e strategie di supporto per aiutare bambini e ragazzi con DSA.
Scopriremo come riconoscere i segnali precoci e quali strumenti possono favorire l'apprendimento efficace.
Cosa sono i DSA? Sono disturbi neurobiologici; quindi non dipendono dall'intelligenza o dall'impegno della persona. Colpiscono specifiche abilità, creando discrepanza tra potenziale cognitivo e rendimento scolastico. Interessano circa il 5% della popolazione scolastica italiana. Esiste una componente genetica e spesso si riscontrano più casi nella stessa famiglia.
Ecco i quattro DSA:
Dislessia: difficoltà nella lettura.
Manifestazioni:
- lettura lenta e faticosa
- confusione tra lettere simili
- difficoltà nella decodifica
Tra le Strategie di supporto: sintesi vocale, mappe concettuali, lettura ad alta voce assistita.
Disortografia e Disgrafia: sfide nella scrittura. La disgrafia è una difficoltà nel controllo degli aspetti grafici della scrittura; nella disortografia i problemi sono afferenti all'ortografia e alla correttezza dei testi. In questi casi gli strumenti compensativi comprendono: tablet, correttore ortografici, software dedicati.
Discalculia: difficoltà con i numeri e il calcolo:
- fatica ad acquisire il concetto di quantità
- difficoltà a memorizzare le tabelline ed i calcoli automatici
- problemi con le sequenze, orologi e orientamento
L'osservazione dei segnali precoci e le difficoltà persistenti meritano attenzione al fine di effettuare una diagnosi precoce. La valutazione specialistica, a cura della neuropsichiatria infantile, consentirà una certificazione necessaria per attivare i relativi supporti e il piano Didattico Personalizzato promuoverà una collaborazione tra specialisti e scuola, per la definizione di strumenti e metodi specifici ed efficaci all'apprendimento. Infine una valutazione personalizzata, con verifiche adattate, valorizzazione del contenuto e considerazione dell'impegno, consentirà ai bambini ed ai docenti di lavorare sui punti di forza e incoraggiare l'autostima.