Sono insegnante di massaggio infantile da quasi undici anni. Spesso mi è stata rivolta la domanda: "Perchè il massaggio infantile?"
Vimala McLure sostiene che sia un modo per stare con il prorpio bambino, osservando e ascoltando i suoi bisogni. In questo articolo riporto alcune evidenze scientifiche sui benefici del massaggio.
La pelle è il primo organo che si forma, è il primo mezzo di comunicazione e il più efficiente dei nostri mezzi di protezione. Il senso più strettamente legato alla pelle è quello del tatto.
L’antropologo inglese Ashley Montagu è stato l’artefice di uno studio molto interessante sul bisogno di stimolazione tattile nelle diverse culture. Nel libro “Il linguaggio della pelle” descrive come le varie culture variano sia nel modo di esprimere che in quello di soddisfare tale bisogno, sottolineando che è un bisogno universale ed è lo stesso dovunque.
Negli ultimi anni sono stati fatti diversi studi sui benefici della stimolazione tattile ed,in particolare, sul massaggio infantile. Tra questi lo studio del team del dott. Maffei del CNR di Pisa in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa. Su un campione di 20 bambini nati tra la 34° e la 35° settimana di gestazione, 10 ricevettero il massaggio per 14 giorni e solo per 10 minuti al giorno. Gli altri non ricevettero il massaggio.
Alla fine di questo periodo e poi per 3, 6 e 12 mesi dopo tutti i bambini furono sottoposti a diversi test da cui emerse che quelli massaggiati manifestavano:
- una vista più sviluppata,
- un accrescimento corporeo più rapido,
- una maggiore attività cerebrale, misurata con l’elettroencefalogramma,
- minore livello di cortisolo (ormone dello stress).
Tale vantaggio di sviluppo si mantenne fino ad un anno di età.
Parallelamente sono stati fatti studi su ratti neonati. Da qui l’identificazione di una molecola proteica l’igfl 1, prodotta dal fegato, quale tramite tra stimolazione sensoriale tattile e sviluppo accelerato del cervello. Nei topi e nei bambini
massaggiati questa molecola risultò presente in quantità maggiore. A riprova di ciò, bloccando farmacologicamente tale molecola, i benefici del massaggio svanivano.
Anche il dott. A. Sale del CNR di Pisa ha effettuato uno studio sui benefici della stimolazione sensoriale e l’arricchimento ambientale su ratti neonati, al fine di combattere malattie neurodegenerative. Le conclusioni di tale studio sottolineano chei topolini cresciuti in un ambiente ricco di stimolazioni ambientali e che avevano ricevuto il massaggio, erano in grado di risolvere più velocemente alcuni problemi
esempio procacciarsi del cibo, uscire da un labirinto,…, rispetto a topolini cresciuti in un ambiente meno ricco di stimoli.
Infine la dott.ssa D’Acunto nel suo studio sul “care neonatale e plasticità cerebrale nei neonati pretermine”,oltre a sottolineare le conclusioni delle ricerche precedenti, mette in evidenza un altro aspetto fondamentale, che è, da sempre, uno dei principi
base, per noi insegnanti A.I.M.I.: il massaggio deve essere eseguito dai genitori.
Soprattutto nei casi di nascita pre termine l’interazione genitori – bambino può
risultare compromessa per una serie di motivi tra cui:
- la risposta emotiva dei genitori di fronte ad un evento così traumatico,
- l’ambiente stesso della terapia intensiva,
- sintomi depressivi post partum della madre.
L’obiettivo dei vari interventi di care neonatale è offrire condizioni di sviluppo il più possibile vicine a quelle dei bambini ottimizzando il rapporto con l’ambiente: adozione di luci calde e diffuse, diminuzione di rumori e, soprattutto, un’esperienza
sensoriale eseguita dai genitori.
In questo modo si ottiene:
-un’accelerazione dell’incremento ponderale;
-l’attenuazione del dolore durante le terapie intensive,
-la riduzione dei sintomi post partum nelle madri.
Tutto questo consente ai genitori di sentirsi tali fin da subito, senza delegare il loro ruolo al personale sanitario. Fin dalla fase post gestazionale possono sperimentarsi
genitori, costruendo la propria identità in questo nuovo ruolo.