Ormai sono noti a tutti i cambiamenti fisici ed ormonali a cui va incontro la donna durante la gravidanza. Ma anche il futuro papà, particolarmente coinvolto affettivamente ed emotivamente con la compagna, subisce alcune variazioni psicofisiche.
La paternità è un evento unico che comporta profonde trasformazioni a livello mentale, emozionale e non solo. Recentemente anche la biologia si è occupata dei fututri papà, osservando diverse modificazioni fisiche ed ormonali, durante il periodo dell'attesa.
James Rilling, antropologo e neurobiologo, con la sua ricerca che ha coinvolto 2 gruppi, uno di 88 futuri padri e il gruppo di controllo, ha confermato nei futuri papà un aumento del livello di ossiticina, noto come ormone dell'amore e una conseguente riduzione del testosterone. Grazie a questi cambiamenti l'uomo diventa più sensibile, più amorevole nel rispondere alle esigenze della compagna e del suo piccolino. Inoltre, l'aumento della prolattina, nei mesi dell'attesa, riduce la libido.
Secondo la ricercatrice Helga Blazy, l'aumento del livello di estradiolo, favorisce la comunicazione con il bambino prenatale, aiutando il papà ad entrare in sintonia con il suo bambino. In alcuni casi il coinvolgimento con l'esperienza della gravidanza è così profonda che anche il futuro papà subisce un aumenta di peso. La genitorialità è un evento ricco di modificazioni per entrambi ii partner, condividere l'esperienza dell'attesa, confrontandosi sui cambiamenti fisici ed emozionali, aiuta la coppia a trasformarsi in coppia genitoriale, costruendo uno spazio accogliente per il bambino, fin dall'attesa. Dopo circa un anno dal parto i livelli ormonali tornano alla normalità, restituendo all'uomo la sua virilità.